Lisola dei fucili by Amitav Ghosh

Lisola dei fucili by Amitav Ghosh

autore:Amitav Ghosh [Ghosh, Amitav]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Le porsi il fazzoletto e lo illuminai con la torcia del mio cellulare.

Lei inforcò gli occhiali e scrutò il fazzoletto per un lungo minuto. «Be’» disse infine, «io credo... anzi no, sono sicura! Sì, sono sicura che sia un alef, la prima lettera dell’alfabeto ebraico! Adesso è tutto chiaro, il capitano era ebreo! Allora Ilyas era un nome molto diffuso tra gli ebrei orientali, e in ebraico inizia con l’alef!»

Cinta batté le mani con l’entusiasmo di una bambina. «Sì! Adesso tutto comincia a quadrare! Non mi hai detto che il mercante di fucili era stato venduto al capitano Ilyas dai pirati portoghesi?»

«Così dice la storia».

«Dunque...» Passò un dito sull’orlo del bicchiere con aria cogitabonda. «Se un pirata portoghese del diciassettesimo secolo faceva dei prigionieri nel Golfo del Bengala, dove andava a venderli? La risposta è ovvia: a Goa, che era la capitale dell’impero portoghese in Asia nonché il centro del commercio di schiavi nell’Oceano Indiano».

Rise di nuovo. «Perciò, Dino, la tua forse non è soltanto una favola. I punti essenziali sono storicamente del tutto plausibili. Il protagonista è un mercante, il cui paese d’origine nell’India orientale viene colpito da siccità e alluvioni provocate dalle perturbazioni climatiche della Piccola età glaciale; perde tutto ciò che possiede, inclusa la famiglia, e decide di prendere il mare per ricostituire la sua fortuna. Durante il viaggio la sua nave viene attaccata e lui fatto prigioniero da pirati portoghesi che lo portano a Goa per venderlo come schiavo. Viene comprato da un mercante e marinaio esperto del mondo, Ilyas, che ne riconosce le doti e lo libera. Ilyas ha origini portoghesi ed è ebreo; la sua famiglia è venuta a Goa per sottrarsi all’Inquisizione in Portogallo. Ma adesso l’Inquisizione ha raggiunto anche Goa, così decide di partire di nuovo, e il mercante di fucili sceglie di accompagnarlo. Salpano con la nave di Ilyas e si dirigono prima di tutto alle isole Maldive, dove acquistano un carico di conchiglie di ciprea. Poi vanno in Egitto, solo per scoprire che anche quel paese è preda della grande crisi del diciassettesimo secolo. Il governo è diviso in due fazioni in violento contrasto fra loro, l’economia è in affanno, non è un momento propizio per il commercio. Così Ilyas e il suo protetto fanno vela per Istanbul, la capitale dell’impero ottomano, che per lungo tempo è stata un porto sicuro per gli ebrei come Ilyas. Ma anche lì c’è un pericoloso fermento. Il paese è nella morsa di una terrificante siccità; circolano strane figure messianiche. Il sospetto insidia le strade della città, e quando esplode un gigantesco incendio la responsabilità viene fatta ricadere sulla comunità ebraica. Così Ilyas decide che lui e il suo protetto non sono al sicuro e devono partire di nuovo, stavolta per Venezia».

Fece un ampio gesto del braccio, come un prestigiatore che afferra qualcosa nell’aria. «Ecco la tua leggenda!»

Io però non ero ancora convinto.

«Non vedo perché Nakhoda Ilyas abbia dovuto portare il mercante con sé in Italia. A Venezia un bengali di pelle scura non



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.